A TU PER TU CON DANIELE RICCI
Chi lo conosce lo ricorda immediatamente con la maglia, i pantaloncini ed una grinta da
vendere. Ogni volta che veniva richiamato in panchina… erano guai!! Attenzione, non certo per mancanza di rispetto per il coach di turno, ma per quella sua incredibile voglia di essere in campo, a dare un contributo per la vittoria.
vendere. Ogni volta che veniva richiamato in panchina… erano guai!! Attenzione, non certo per mancanza di rispetto per il coach di turno, ma per quella sua incredibile voglia di essere in campo, a dare un contributo per la vittoria.
E adesso invece lo vediamo là, nella sua nuova veste di “assistent coach”, a fianco di Maurizio Surico, in un campionato molto equilibrato nel quale il Costone, targato Montepaschi Vita, può dire la sua fino in fondo.
Allora Daniele, parliamo di questo tuo nuovo ruolo, come sta andando?
“Molto bene, mi trovo benissimo sia con la squadra, sia con Maurizio Surico. Devo dire che qualche difficoltà ad adattarmi in questo nuovo ruolo c’è stata all’inizio, ma rimango dell’idea che si tratta di una esperienza bellissima. Poi il ruolo di vice sicuramente mi aiuta, visto che gran parte della responsabilità è sulle spalle di Maurizio, e quindi per me è più facile”
L’aver trovato un tecnico come Surico è stato quindi un elemento positivo, ti ha in qualche modo aiutato?
“Assolutamente, il nostro rapporto è ottimo sia da un punto di vista cestistico, sia da un punto di vista umano. Cerco di “rubare” con gli occhi, e nel contempo cerco di imparare il più possibile da un allenatore come lui di grande esperienza. Da parte mia c’è l’impegno a rendermi utile; ho cercato di aiutarlo almeno inizialmente nei rapporti con la squadra, ho insomma fatto un po’ da filtro, ma ora non c’è più bisogno.”
Diamo uno sguardo al campionato, un bilancio della stagione fino a questo punto.
“La squadra sta crescendo. Dopo la sconfitta rimediata a Colle devo dire che ci stiamo allenando molto meglio, con più convinzione e soprattutto con più concentrazione. I problemi che abbiamo in sostanza sono quelli dello scorso anno: andiamo abbastanza bene in casa, ma evidenziamo troppe debolezze in trasferta. Anche a San Giovanni, per esempio, nel momento più importante della partita non siamo riusciti a dare quella “zampata” che ci avrebbe permesso di vincere.”
E quindi alla fine cosa succederà?
“La nostra squadra è sicuramente dello stesso livello di altre 5-6 squadre; posso citare Spezia, Colle, Cus, Arezzo e Chiavari, quindi credo che alla fine la differenza la farà la mentalità con la quale scenderemo in campo, oltre alle vittorie in trasferta che saranno fondamentali”.
Come abbiamo fatto gia per il nostro precedente ospite, anche a te chiediamo quali sono i pregi ed i difetti di Daniele Ricci?
“Tra i pregi posso dire che cerco sempre di impegnarmi al massimo in tutte le cose che faccio, poi ho voglia di vincere, sempre in ogni situazione. Un difetto è che certe volte sono un po’ brusco nei miei modi di fare, ma non lo faccio con cattiveria”.
Daniele, concludiamo con il tuo sogno nel cassetto...
”Il sogno è quello di riportare il Costone in serie B2, un campionato più adeguato per la nostra centenaria società. In fondo più che un allenatore, visto che ancora non mi ritengo tale, sono un tifoso del Costone, e allora cosa c’è di meglio della promozione!”
Matteo Borsi