LA CONSUM.IT COSTONE ESCE DAI CONFINI NAZIONALI, PER RAFFORZARE I PROPRI RANGHI.
PRESI L’ARGENTINO MASSARI ED IL BOSNIACO ZEC. DA COLLE ARRIVA IL PLAY INNOCENTI
E’ una Consum.it Costone sempre più internazionale, quella che si appresta ad iniziare la prossima stagione agonistica. Dopo l’esperienza più che positiva avvenuta nello scorso campionato con l’ingaggio dell’italo-portoricano Daniel Rivera, ecco che la società della Piaggia si assicura i cartellini dell’argentino Luciano Carlos Massari e di Dragan Zec, originario di Sarajevo. Entrambi sono naturalizzati in quanto si sono sposati con ragazze italiane. In Italia ormai da tempo, il centro Massari (classe ‘77 per 202 centimetri) ha alternato campionati di B2 a quelli di C1; lo scorso anno ha militato nelle file della Inox Cassolnovo (To) risultando 2° nella categoria rimbalzi (10,96), 6° nella categoria Valutazione (17,74), 20° nelle realizzazioni (13,63 a partita). Un biglietto da visita di tutto rispetto che il ds Piero Franceschini ha presentato alla presidente Patrizia Morbidi, assieme a quello di Dragan Zec, un ragazzone del 1986, 193 cm, ruolo 3/4, esuberanza fisica da vendere, cresciuto cestisticamente nelle giovanili del Basket Feltre, per poi passare nel ’99 alla Benetton. Da lì il salto in C1 e poi in B2 a Vicenza e a San Severo Marche. Nell’ultima stagione ha giocato a Pescara; indubbia la sua esperienza in categoria, dove vanta score di tutto rispetto. Due “stranieri” che arricchiscono la rosa consegnata nuovamente a coach Andrea Zanotti che potrà avvalersi anche di un altro innesto, Andrea Innocenti, play nato a S.Vincenzo ma che ormai mastica da tempo il basket made in Siena; nell’ultima stagione ha giocato a Colle offrendo delle prove interessanti. A questo punto il mercato del Costone, che in precedenza aveva concluso con la Virtus i prestiti di Gambelli e Nesi, può considerarsi concluso, anche se il ds Franceschini sembra sulle orme di una guardia per rafforzare ulteriormente il roster giallo-verde. Sarà un Costone in buona percentuale nuovo e quindi tutto da scoprire, ma che sulla carta appare fortemente competitivo. Poi sarà il campo, come sempre, a dare i verdetti che contano.