PRESTIGIOSO SUCCESSO NEL DERBY CONTRO FIRENZE CHE FA RITROVARE IL SORRISO A COACH DAVID FATTORINI
Avevamo scritto la settimana scorsa, in fase di presentazione della gara, che l’Aymarà Costone era in cerca di riscatto. Ebbene, il riscatto c’è stato, e come se c’è stato! Una vittoria nel derby contro la Pallacanestro Firenze emozionante e coinvolgente, una partita ad alto rischio per le coronarie, soprattutto per quelle di coach David Fattorini che se avesse potuto sarebbe sceso in campo per dare manforte alle proprie ragazze, ma è come se lo avesse fatto. <Devo ringraziarle tutte, dalla prima all’ultima per come hanno saputo sacrificarsi in campo e lo ha fatto anche chi non avrebbe dovuto giocare a causa di infortuni non ancora del tutto risolti, dimostrando grande spirito di squadra. La loro abnegazione è stata esemplare.> Queste le parole del tecnico costoniano al termine di un match davvero elettrizzante che per 3/4 di gara si è mantenuto quasi sempre sul filo dell’equilibrio, con Firenze che a un certo punto sembrava potesse avere la meglio. Invece le bianconere hanno saputo stringere i denti, per poi trovare nell’ultima frazione quella spinta in più che ha fatto la differenza. <Sapevamo che ci sarebbe stato da patire – aggiunge Fattorini – in quanto Firenze ha un roster importante, è una squadra ben costruita con delle ottime individualità. Più volte ci ha messo in seria difficoltà, ma quando abbiamo aumentato l’intensità difensiva, concedendo solo 18 punti nella 2^ parte della gara, allora lì c’è stata la svolta che è risultata vincente. Aver recuperato uno svantaggio di 10 lunghezze maturato nella 2^ frazione, significa avere un grande carattere, ma è anche un segno di maturità. Ho avvertito un clima bellissimo all’interno del PalaOrlandi e questo ci ha aiutato tanto. Il pubblico ci ha incitato in maniera commovente e di questo ringrazio veramente tutti. E’ questo che vogliamo – conclude David Fattorini, facendo riferimento al progetto ‘Pianeta Costone’ – cioè oltre che cercare i risultati positivi, vogliamo che il nostro movimento cresca affezionandosi al nostro ambiente. Solo così potremo dire di essere riusciti nel nostro intento che è quello di creare una grande e unica famiglia. Ho visto tanta gente che ci ha calorosamente incitato e questo è stato davvero importante per la squadra.>