La piaggia Articoli in salita

LA STORIA DEL CAPITANO DEL COSTONE, COSTRETTO ALL’ISOLAMENTO A CAUSA DEL COVID

Luigi Bruttini

QUELLA TELEFONATA CHE NON AVRESTI MAI VOLUTO RICEVERE
“LUIGI BRUTTINI, LEI E’ POSITIVO”


Una storia nella storia quella di Luigi Bruttini, capitano della Vismederi Costone, obbligato all’isolamento in casa per colpa del covid. Un tampone che si è visto costretto a fare mercoledì scorso in quanto alcuni sintomi influenzali destavano qualche preoccupazione; poi nel tardo pomeriggio la sentenza del referto: positivo. <Non la prendi bene – confessa il capitano della squadra gialloverde – perché fino all’ultimo speri di risultare negativo, invece la realtà adesso è di tutt’altra natura. La prima cosa che ho fatto è stata quella di avvertire la Società e tutti i miei compagni; devo ringraziare la nostra dottoressa Martina Barazzuoli per la professionalità con cui ha gestito la cosa. Dovevamo giocare, dopo lunghi mesi di attesa, domenica 28 contro Quarrata la prima gara di questa assurda stagione, invece i miei compagni e io resteremo in quarantena fino al 5 marzo, dopodiché attenderemo con ansia l’esito dei tamponi di controllo. Come ho contratto il virus? Difficile dirlo, tutta la mia famiglia è a casa contagiata, ma non da me, lo erano già prima; tutti noi siamo stati molto attenti a evitare qualsiasi tipo di contatto, evidentemente non è bastato.> Gigi Bruttini appare amareggiato, lui che sin da piccolo dedica la propria vita, oltre che alla sua Contrada la Lupa, e ovviamente alla sua famiglia, al Costone. Da 15 anni veste la maglia della prima squadra, dopo tutta la trafila delle giovanili, che fu anche di suo padre Roberto, per tutti il Bobbe; il suo nonno Italo ha ricoperto per lunghi anni il ruolo di masso-fisioterapista. Adesso è il suo principale tifoso. Lo era anche sua nonna che lo scorso anno se ne è andata, entrambi sempre presenti alle partite del Costone. <Adesso mio nonno è da solo, non possiamo andare a trovarlo, né io né i miei genitori, né tanto meno mio fratello Marco, anch’egli in isolamento a casa sua con la fidanzata. La cosa ci preoccupa, ma riusciamo, tramite wapp, ad avere dei contatti anche video con lui che è diventato gioco forza un nonno tecnologico. La mia mamma Anna ha avuto la febbre alta, ma adesso sta meglio. I vicini hanno fatto a gara per aiutarci, ci portano la spesa che lasciano per le scale di casa senza mai avvicinarsi, davvero una bella dimostrazione di affetto e solidarietà.> Ma la storia non finisce qui; Gigi nel giugno del 2019 si è spostato con Lucia, il loro matrimonio fece scalpore in quanto all’indomani delle nozze, invece di volare per la luna di miele, il giocatore costoniano scese in campo per disputare una partita valida per i play-off, stessa cosa nei giorni a seguire. <Non avrei mai potuto lasciare la squadra, questo lo ha compreso benissimo anche mia moglie, così decidemmo di rimandare il nostro viaggio a settembre, in un mese avaro di competizioni agonistiche. Non credo di avere fatto nulla di straordinario, solo il mio dovere di giocatore e capitano.> Gigi e Lucia adesso sono in dolce attesa di un bimbo che dovrebbe nascere ad agosto, ma questo covid, oltre che destare non poche preoccupazioni, li vede costretti a vivere separatamente. <Sono tornato a casa con i miei che stanno di fronte a me in Vallerozzi; ho preferito fare così per salvaguardare la salute di mia moglie e del bambino. Spero che quando verrà alla luce sia tutto finito.> Lo speriamo anche noi Luigi, ma sarà dura, dovremo ancora lottare a denti stretti, come in una complicata partita di basket, per sconfiggere un avversario per nulla leale e sportivo.
Roberto Rosa 

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