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Serie B femminile - MARCO MEONI HEAD COACH COSTONE

Coach Marco Meoni con Vittoria Renzoni e Emanuela Martelli
Coach Marco Meoni


Sarà Marco Meoni il nuovo allenatore del Costone Femminile. Classe 1984, Meoni ha iniziato la sua carriera cestistica in panchina a soli 17 anni con il Minibasket della Poggibonsese. Fatta tutta la trafila delle giovanili, nel 2006 diventa assistente alla formazione senior che nel 2009 viene promossa in serie C2. Dopo qualche altro anno di gavetta, nel 2012, dopo il riassetto societario della società Valdelsana, diviene Capo allenatore della Promozione con la quale vince prima il campionato con il passaggio in serie D e, l'anno dopo, ottiene una nuova promozione in serie C2. Nel 2016 scende di categoria ripartendo dalla prima divisione di un'altra società di Poggibonsi con la quale vince due campionati consecutivi riportandola in serie D, quindi il passaggio a Colle Val D'Elsa dove rimane capo allenatore fino allo scorso anno in serie C2, dove si è tolto diverse soddisfazioni come quella di battere la capolista Dany Quarrata e la Vismederi Costone nel derby di andata; quello di ritorno non si è potuto giocare a causa della sospensione di tutta l’attività. Coach ambizioso e volitivo è fortemente motivato per questa nuova esperienza in un settore mai sperimentato prima. Fin dal primo incontro con la dirigenza costoniana si è mostrato entusiasta del progetto e, contemporaneamente, pronto a cimentarsi con un modo di fare pallacanestro profondamente diverso da quello maschile, ma non per questo meno affascinante e interessante. Coach Meoni raccoglie il testimone da David Fattorini; a lui il compito di proseguire nel lavoro svolto dal precedente tecnico. La Società presieduta da Emanuela Martelli avrà nella prossima stagione il diritto di partecipare ancora una volta al Campionato di Serie B che quest’anno dovrebbe ritornare a carattere regionale, dopo le passate esperienze con la Liguria e l’Umbria, questo nell’ottica di un contenimento dei costi chiesti dalle Società, dopo la grave crisi scaturita dal corona virus. C’è da augurarsi che la Fip sia sensibile a questa problematica. 

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