Abilità e un pizzico di fortuna sono componenti essenziali per la vittoria e la Vismederi Costone le ha sapute sfruttare entrambi assicurandosi per un solo punto il derby contro il Colle Basket. A fine gara coach Braccagni era esausto; dopo il grido a centro campo con i propri ragazzi, si è seduto sulla sua panchina con lo stress a 1000, contornato dai suoi vice Zani e Panichi e confortato dalle parole del presidente Emanuele Montomoli, del team manager Sergio Catoni, dal massaggiatore Mario Cannoni e dalla dott.ssa Elena Stabile, tutte figure che gravitano attorno a lui e alla squadra, sia nella buona che nella cattiva sorte. Questa volta è andata bene, ma l’esito poteva anche essere diverso in quanto la partita andata in onda domenica scorsa al PalaOrlandi si è sempre mantenuta sul filo della massima incertezza fino alle battute conclusive. Partite come questa sono da sconsigliare ai deboli di cuore. Le due contendenti hanno dato vita a una battaglia estenuante, ricca di colpi di scena, fortemente condizionata da un gioco complicato che ha reso la gara non bella, ma sicuramente avvincente. I padroni di casa hanno avuto il merito di non abbassare mai la tensione, grazie anche al proprio allenatore che dalla panchina ha sempre sorretto i suoi con lo spirito di un vero gladiatore. Anche coach Pacini non è stato da meno, anche se la sua flemma non lo porta a forti incitazioni; lui la gara l’aveva preparata minuziosamente i e suoi ragazzi sapevano benissimo cosa dovevano fare in campo. Anche Braccagni si era studiato a menadito gli schemi, sapeva che contro la compagine biancorossa, la vera sorpresa di questo campionato, non c’era troppo da scherzare; Colle infatti arrivava a Siena detenendo in assoluto la miglior difesa del girone, ma ecco qui il merito dei gialloverdi: aver accettato la sfida usando la stessa arma degli avversari. Il punteggio finale di 48-47 ne è una chiara dimostrazione. E’ stata una battaglia si, ma assai corretta e all’insegna del massimo fair play, anche se l’agonismo era palpabile su ogni cm quadrato del parquet di Montarioso. A fine gara, strette di mano e abbracci tra i protagonisti e massima cordialità tra i due presidenti che si sono scambiati reciprocamente gli auguri di buone feste. E’ questo lo sport che vorremmo sempre vedere.
R.R.