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SerieC1 - Intervista a Patrizia Morbidi

  

di Roberto Rosa
<Ci stiamo muovendo con prudenza, ma sempre pronti a mettere a segno colpi importanti.> Queste le parole di Patrizia Morbidi, presidente del Costone maschile, che in prima persona ed affiancata dal vice presidente Giulio Cesare Ricci e dai due direttori sportivi Jacopo Sordi e Andrea Naldini, sta seguendo le operazioni di mercato in vista dell’allestimento della squadra che dovrà partecipare al prossimo campionato di serie C1. <A dire il vero – prosegue Patrizia Morbidi – alcuni colpi li abbiamo già assestati e con largo anticipo; mi riferisco al ritorno in maglia giallo-verde del play Francesco Braccagni, del reinserimento in organico della guardia Niccolò Sensi, lo scorso anno in C2 a Grosseto, della conferma, sempre con la formula del prestito, di Andrea Sprugnoli. Ritengo inoltre che una grande operazione l’abbiamo realizzata nel rinnovare un triennale a Marco Dell’Aquila, un giocatore che rappresenta un lusso per questa categoria; l’intesa dura ormai da un triennio e di comune accordo abbiamo deciso di proseguirla nel tempo. E’ nostra intenzione allestire una squadra competitiva in grado di svolgere un campionato ai vertici, per mettersi quanto prima al sicuro da eventuali pericoli, rappresentati quest’anno da ben 4 retrocessioni, con l’incognita di una quinta che potrebbe scaturire dagli spareggi tra le perdenti i play-out. La serie C1 è una categoria dove regna sempre più il massimo dell’equilibrio, e ci vuole poco, talvolta anche soli 2 punti o la differenza canestri, per ritrovarsi dal paradiso all’inferno. Anche un giocatore quindi può fare la differenza e di questo ne siamo consapevoli. La nostra strategia comunque si baserà anche per quest’anno nel contenimento di alcuni costi in prospettiva Palazzetto, un progetto che deve tenere conto di molti aspetti, non ultimo quello dell’attuazione di una politica economica adeguata alle necessità. Si tratta per il Costone, inteso nel suo insieme, di una grande scommessa che stiamo per vincere, grazie soprattutto al contributo della Fondazione Mps, senza la quale non avremmo potuto realizzare un sogno che stiamo inseguendo da più di 30 anni.>    
 

  

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