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RICREATORIO DEL COSTONE - LA FESTA DEL MAGGIO 2016 E’ STATA UN GRANDE SUCCESSO, RISPETTATO IL RITUALE DELLA FESTA CON MOLTE ORIGINALI NOVITA’

A cena nella stanza del ping pong
A cena sotto il gazebo
Angela in cucina
(+ 52)

 

 

 

Domenica 15 bellissima serata per la Festa del Maggio, in un Ricreatorio del Costone gremito da grandi e piccini. Insieme ai soci, si sono dati appuntamento all’interno del meraviglioso giardino cittadino, i bambini del catechismo dell’Unità Pastorale Duomo che hanno concluso l’anno catechistico, i giovani della Parrocchia e un nutrito gruppo di Scout che hanno nel Ricreatorio la loro sede, insomma tutte le anime del Costone.
La festa è iniziata davanti al Duomo con il passaggio della Porta Santa in occasione dell’anno del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Dopo il pellegrinaggio i costoniani si sono spostati nel Teatro del Costone dove si è tenuta l’Assemblea annuale all’interno della quale sono state consegnate le pergamene a 7 costoniani benemeriti. Quest’anno la commissione ha premiato: Enzo Frignani, Carlo Ricci, Giulio Cesare Ricci e la memoria di Lido Vannozzi, Pietro Gasparri e dei fratelli Rolando e Ruggero Maffei. Come al solito un momento che arriva dritto al cuore costoniano, per i riconoscimenti alla memoria e per i racconti di chi ricevendo l’attestato, ha condiviso i propri ricordi di un Ricreatorio di tanti anni fa eppure sempre fedele alla sua missione.
Al termine dell’Assemblea tutti nella chiesina dove Don Emanuele e Don Gaetano Rutilo hanno guidato la recitazione dei Vespri ed a seguire, come si è soliti fare da queste parti dopo l’impegno istituzionale e la preghiera, via alla “movida” con la festa che quest’anno aveva il titolo di “VAMOS AL COSTONE, DALLA PAELLA NELLA BRACE”.
Cena a base di gustosissima paella e spiedini affogati nella tipica sangria spagnola, per poi concludere nell’ovvio più dolce che ci sia, crema catalana e olè. I complimenti vanno alle cuoche, supportate dallo staff del gruppo giovani e “over”, che con grande impegno e senza mai perdere il controllo di fronte al numero di persone in aumento rispetto alle previsioni, oltre 220 persone a tavola, hanno permesso che tutto si svolgesse senza eccesive attese e nel migliore dei modi.
Per finire non poteva mancare la musica a dare la giusta conclusione alla serata. A raccogliere il plauso di un pubblico già riscaldato dalla sangria sono stati “I RACCATATI”. Band assemblata last minute, che ha intrattenuto con pezzi rock e pop i festaioli che si sono lasciati andare in danze a ritmi scatenati. Durante il concerto c’è stata poi la premiazione del concorso culinario “Master Chef UPD” che per tutto l’inverno ha visto impegnati ai fornelli i gruppi parrocchiali ed extra.
Tutti molto soddisfatti per la serata che, pur rispettando i tempi e il rituale classico per il sodalizio costoniano, ha trovato spunti di freschezza e innovazione che hanno reso la serata gradita a tutte le generazioni intervenute. 

 

Relazione Morale
Festa del Maggio 2016

Cari amici costoniani, quest’anno celebriamo la nostra assemblea annuale nella Solennità della Pentecoste, la festa liturgica nella quale siamo chiamati a contemplare la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente, affinché questa possa annunciare a tutti i popoli nel nome del Signore Gesù la conversione ed il perdono dei peccati” (Lc. 24, 46-50).
La scena narrata nel secondo capitolo degli Atti degli Apostoli evidenzia una Chiesa vivace e senza paura nell’annuncio nonostante il contesto, che di lì a poco diverrà il più temibile, quello della persecuzione. Eppure proprio quando le circostanze secondo l’ottica umana sono le più dure allora la Chiesa è più viva.

Prendendo spunto da questa immagine, vorrei dirvi che noi, con la nostra Associazione, siamo questa Chiesa, certo non perseguitata, ma capaci di tirare fuori il meglio anche nei contesti più difficili. Capaci di tirare fuori il meglio nonostante le difficoltà che negli ultimi anni sono state numerose.

Allora guardando al 2015 possiamo vedere che davvero è stato anno sociale vivace, ricco di numerose iniziative. Dal lato sportivo il Baskin, che in modo ancora più evidente ha sottolineato la nostra visione dello sport che si fa servizio e lo stesso vale per il minibasket, per i settori giovanili fino alle prime squadre. Non è mancata poi l’ospitalità rivolta a coloro che hanno scelto il Pala-Orlandi per svolgervi le proprie iniziative, proprio in questi giorni si disputano i Campionati Nazionali di Tennis Tavolo organizzati dalla Libertas. Nel Ricreatorio con la catechesi, i laboratori di cucina, cucito, arte del riciclo, attivati da quest’anno, con il dopo-scuola per i ragazzi delle medie per due pomeriggi a settimana, con l’esperienza scout ed il ritorno dell’Azione Cattolica con il gruppo giovanissimi del lunedì, la conferenza “Così lontani, così vicini” su misericordia ed accoglienza curata dal gruppo giovani parrocchiale e le numerose rappresentazioni ospitate nel nostro teatro, sono state molte le iniziative a fine educativo, culturale e sociale intraprese.

Eppure il contesto non è certo dei più favorevoli, sia sotto il profilo sociale, con una famiglia che continua a essere oggetto di numerosi attacchi, che economico per una situazione di diffusa instabilità e incertezza. Quante situazioni limite sono chiamati a vivere i nostri ragazzi, situazioni che li rendono sempre più spaesati e ce ne accorgiamo sia nella catechesi che nell’educazione sportiva. Situazioni che tuttavia non devono scoraggiarci, e voglio invitarvi a fare nostre le parole che il Papa a rivolto ai ragazzi lo scorso 24 aprile in occasione del loro giubileo, invitando ad imitare l’atteggiamento del Signore verso i giovani.
“E’ l’amico per sempre, il Signore. Anche se tu lo deludi e ti allontani da Lui, Gesù continua a volerti bene e a starti vicino, a credere in te più di quanto tu creda in te stesso. Questa è la concretezza dell’amore che ci insegna Gesù. E questo è tanto importante! Perché la minaccia principale, che impedisce di crescere bene, è quando a nessuno importa di te - è triste, questo -, quando senti che vieni lasciato in disparte. Il Signore invece è sempre con te ed è contento di stare con te. Come fece con i suoi giovani discepoli, ti guarda negli occhi e ti chiama a seguirlo, a “prendere il largo” e a “gettare le reti” fidandosi della sua parola, cioè a mettere in gioco i tuoi talenti nella vita, insieme con Lui, senza paura. Gesù ti aspetta pazientemente, attende una risposta, attende il tuo “sì””.
Il Signore ci invita a non mollare ad andare avanti perché la nostra missione non è un problema di strutture o di consenso, ma di testimonianza di fede e quando c’è questa arriverà anche il resto. Siamo chiamati a essere insegnanti di libertà.
“E’ libero chi sceglie il bene, chi cerca quello che piace a Dio, anche se è faticoso, non è facile. Ma io credo che voi giovani non abbiate paura delle fatiche, siete coraggiosi! Solo con scelte coraggiose e forti si realizzano i sogni più grandi, quelli per cui vale la pena di spendere la vita. Scelte coraggiose e forti. Non accontentatevi della mediocrità, di “vivacchiare” stando comodi e seduti; non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all’ultima moda. La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una “app” che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’amore. La libertà è un’altra cosa.”.
La Pentecoste è poi anche il dono dell’unico linguaggio. Guardiamo a noi stessi e vediamo che portiamo tanti linguaggi nel cuore che ci rendono difficile comunicare tra noi, domandiamo di avere il coraggio di accoglierne uno, di trasmetterne uno, il Suo, a coloro che ci sono stati affidati. Domandiamo il coraggio di puntare sui giovani!
“So che siete capaci di gesti di grande amicizia e bontà. Siete chiamati a costruire così il futuro: insieme agli altri e per gli altri, mai contro qualcun altro! Non si costruisce “contro”: questo si chiama distruzione. Farete cose meravigliose se vi preparate bene già da ora, vivendo pienamente questa vostra età così ricca di doni, e senza aver paura della fatica. Fate come i campioni sportivi, che raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno. Il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia: allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita, campioni di amore! Così sarete riconosciuti come discepoli di Gesù. Così avrete la carta d’identità di cristiani. E vi assicuro: la vostra gioia sarà piena.”.
Proprio in consonanza con queste parole, il prossimo anno proporremo un percorso di incontri con i ragazzi dei nostri settori sportivi giovanili, per rafforzare la trasmissione dei valori di fede e attenzione alla gioventù che rendono unica la nostra esperienza.
Ci aiuti il Signore ad ascoltare ciò che lo Spirito suggerisce ai nostri cuori, per compiere la missione educativa che ci è affidata, perché far parte del Costone significa far parte di questo cammino!

Don Emanuele Salvatori

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