Basket Serie C Silver
VISMEDERI COSTONE DA SOGNO, DETERMINATA COME NON MAI A VENDERE CARA LA PELLE
Quando una squadra entra in campo determinata e convinta dei propri mezzi, difficilmente fallisce l’obiettivo che si è imposta. Talvolta la sfortuna può condizionare l’esito del confronto, ma questa volta niente avrebbe potuto fermare l’impeto di una Vismederi Costone che a Pontedera ha fatto l’impresa. Sotto la direzione arbitrale della coppia tutta in rosa formata dalle signorine Leporini e Frosolini, che – a parte alcuni errori di valutazione che nell’arco di una gara ci possono anche stare, ma a dire il vero ben pochi – hanno saputo dirigere un incontro non facile, corretto, ma agonisticamente intenso; d’altronde la posta in palio era di quelle importanti, visto che le due formazioni, occupanti posizioni di bassa classifica, se la dovranno vedere nella seconda fase con una dotazione di punti scaturita dai confronti diretti. Quando poi si è visto i ragazzi di PF Binella in campo difendere alla morte, con gli occhi della tigre, allora si è capito che per gli avversari sarebbe stata davvero un’impresa ardua fermare l’irruenza dei gialloverdi. Difesa arcigna quella impartita dalla panchina senese che ha consentito ai senesi di contenere la squadra di casa sotto i 50 punti, 47 per l’esattezza. In attacco, pur segnando soli 57 punti, la VisMederi ha fornito una prova sopra le righe, finalizzando con estrema efficacia le trame orchestrate da Benincasa, ottima la sua prova, mentre Alessandro Nepi è risultato un ‘guastatore’ a livelli prestigiosi con le sue incursioni, ma soprattutto con le gittate dalla lunga distanza che hanno fatto perdere la ‘fede’ a coach Cristiani. Anche Manetti si è saputo ben districare sotto canestro, ben servito dai compagni, così come il giovane Edoardo Mini di cui sicuramente sentiremo parlare anche in futuro. Tutto questo con la squadra ancora ridotta ai minimi termini, anche se a Pontedera intanto si è rivisto in campo dopo due mesi Vittorio Zani. In attesa di recuperare anche gli altri infortunati, ma con la consapevolezza che Bruttini non ce la potrà fare, il gruppo sembra ormai avere imboccato la strada della perseveranza, un attributo dei forti, assolutamente indispensabile in un percorso che sarà in salita fino alla fine.
R.R.