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INAUGURATI GLI ORTI DEL COSTONE

Bruno Valentini - Sindaco di Siena
Don Emanuele Salvatori - Direttore del Costone
Don Emanuele Salvatori con Emma Giamello
(+ 18)


 

“Gli Orti del Costone - Quando la Madre Terra genera Cultura”, questo lo slogan con cui è stato presentato il progetto di rivalorizzazione di uno dei luoghi storici di Siena, posto nel tragitto della via cateriniana, proprio laddove la Santa dell’Oca ebbe la sua prima visione. Un luogo cittadino dove un panorama mozzafiato, con la basilica di San Domenico di fronte e la Cattedrale alle spalle, un giardino vasto e intervallato da silenziosi vialetti, la piccola cappella consacrata che conserva le spoglie di mons. Nazareno Orlandi, che istituisce il Costone nel 1906, regalano momenti di pace e serenità. Sul piano del vecchio campo da basket, teatro a metà degli anni 60 di derby epici tra Costone e Mens Sana, nasce questo “orto urbano” sul modello del giardino didattico cittadino ispirato alla sostenibilità e all’eco-compatibilità. Ed è così che piante assolutamente autoctone quali il dragoncello, la mentuccia, il timo, il rosmarino, la nepitella e tante altre, trovano collocazione in strutture architettoniche semplici e funzionali, messe a disposizione dei fruitori degli «Orti del Costone» sia dal punto di vista didattico, come percorso botanico, sia come punto di partenza per le altre attività allestite nel Ricreatorio. <Il progetto – dice don Emanuele Salvatori, direttore del Ricreatorio Pio II al Costone – vuole essere occasione di sosta per i cittadini e i turisti, in un giardino circondato di bellezza e di spiritualità, dove sarà possibile trovare ristoro nel corpo e nell’anima. In questo senso il Costone vuole aprire le proprie porte alla Città.> <Gli orti urbani – sostiene invece Stefano Di Bello dei laboratori Fiorentini, ideatore del progetto - sono una realtà dove il pubblico, da quello turistico a quello locale, può socializzare trovando motivo e ispirazione dalla bellezza dei luoghi costruiti dall’uomo rispettando l’originale idea di natura/terra origine del tutto; l’orto urbano rappresenta, infatti, nella sua accezione più vasta, terreno di socialità e quindi di evoluzione culturale>. Vista la suggestione del panorama, gli orti divengono anche luogo di sosta dove potersi sedere e riposare. Sono state create infatti zone di accoglienza con ombrelloni, tavoli, sedie, servizi igienici a disposizione gratuita dei visitatori che decideranno di passare qualche ora in pieno relax o per partecipare agli eventi che saltuariamente verranno organizzati. <Senesi, turisti, gruppi parrocchiali, scuole - afferma Gianfranco Indrizzi, rettore dell’Opera del Duomo - troveranno all’interno degli Orti spazi attrezzati per partecipare a laboratori, lezioni, educational dedicati al Complesso museale del Duomo di Siena che attraverso l’Opera della Metropolitana ha partecipato alla realizzazione del progetto. In linea con le tematiche collegate all’EXPO Milano 2015, gli orti urbani sono scoperta e materia di insegnamento per le nuove generazioni che attraverso veri e propri programmi possono capire come dalla terra nasca il vero sostentamento anche intellettivo e come possano essere fonte di ispirazione per stabilire rapporti relazionali basati sulle semplici e buone abitudini.> Il progetto è stato promosso dal Ricreatorio Pio II e dalla Curia Metropolitana con la collaborazione dell’Opera della Metropolitana di Siena e l’organizzazione di Opera – Civita Group.
Roberto Rosa

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