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Inizieranno sabato 31 gennaio i corsi di Baskin organizzati dal Costone, che si terranno presso il PalaOrlandi, impianto sportivo situato in Via Giovanni XXIII, località Montarioso, Monteriggioni – Siena. L’appuntamento con i partecipanti è fissato per le ore 15,30; ad attenderli il responsabile del progetto Costone Baskin, Giuseppe Dragone che dopo una breve illustrazione della disciplina sportiva, darà il via alla prima seduta di allenamento che terminerà alle ore 17. Si concretizza così il progetto varato dalle due società del Costone, quella femminile e maschile, che sabato scorso hanno organizzato al PalaOrlandi in anteprima assoluta per Siena e provincia, una gara di Baskin grazie alla collaborazione delle formazioni di Porcari e Castelnuovo Garfagnana. Per informazioni e iscrizioni ai corsi, rivolgersi alla Segreteria del Palazzetto, dal lunedì al venerdì, orario 15,30-19,30, tel. 0577 736098.
Siamo stelle con le ali
di Lisanna Boschini
Ci sono esperienze che ti attraversano e che non lasciano il segno, altre da cui non ti lasci attraversare per paura o per difesa. Ci sono poi certezze: regole che devi rispettare, ruoli che devi onorare perimetri e schemi che ti aiutano ad arrivare dove devi arrivare. Ci sono diversità evidenti che ti distinguono, ma solo per darti un’identità non una disparità, che ti aiutano a capire cosa è importante che tu faccia in quel momento, che ti portano a scegliere, che ti insegnano il rispetto, che ti preparano alla competizione, che ti mostrano cosa vuol dire essere parte di una squadra. Per giocare a questo gioco serve solo una cosa: il cuore. Perché come in ogni altro sport se non hai cuore non ti diverti, non ti fai onore, non rispetti la maglia che indossi, se non hai cuore non vinci mai. In questo sport ancora di più il cuore serve e non solo per dare, ma soprattutto per ricevere. Hai bisogno del cuore più delle mani e delle gambe per partecipare diversamente, ma insieme, per condividere gioco, emozioni, senso di squadra. Il cuore ti serve grande e forte perché tu giochi e quello che vivi ti attraversa dentro inevitabilmente e ti lascia il segno. Il cuore serve perché serve il coraggio di non porre barriere per paura o per difesa, perché quando sei in campo te la giochi alla pari e ti metti in gioco tu con gli altri. Il cuore serve più della testa perché l’unico confine, le uniche aree protette sono segnate a terra, non ne servono altre; devi lasciarti travolgere dallo stesso tuo cuore e lo senti che batte allo stesso ritmo del palleggio, della corsa, della squadra e si riempie di tutta la passione, il coraggio, la determinazione che il tuo compagno ti trasmette e tu allo stesso modo trasmetti a lui. È la condivisione di un unico senso di vittoria che non si esprime in un punteggio, ma in un abbraccio, in una stretta di mano, in una parola di incoraggiamento che vale più di un canestro da 3 punti. E allora ti viene una gran voglia di correre insieme, con la fantasia senza stancarti mai, con la voglia di arrivare al traguardo e poi ricominciare a correre, corri con le mani, con gli occhi, con le orecchie perché per correre non occorrono le gambe, bastano le ali. La verità è che ci sono stelle con le ali che non puoi spegnere nemmeno se chiudi gli occhi, certe stelle fanno luce senza chiedersi troppi “perché” e brillano, che tu lo voglia o no, e ti lasciano vedere tutto il bello che c’è anche se chiudi gli occhi. Ci sono esperienze che ti attraversano e che lasciano il segno indelebile come una luce che non si spegne mai, da cui ti lasci attraversare perché ne hai bisogno, perché ti scaldano il cuore, perché ti fanno sentire vivo, perché ti mettono le ali.