BASKET SERIE C - COPPA TOSCANA
70-43
MONTEPASCHI COSTONE SIENA: Bonelli 11, Benincasa 16, Carnaroli 10, Nepi 15, Catoni 2, Toscano 4, Terrero, Zani 2, Corsi, Rosa 6, Fortunato, Mirizio 2. All. Binella
BANCASCIANO BASKET ASCIANO: Franceschini 5, Ceccherini 6, Chianese 14, Corzani 1, Assouou 4, Fattorini 8, Salvadori, Casini 3, Benocci 2, Carapelli, Trapassi ne. All. Cini.
ARBITRI: Monciatti e Landi di Siena.
Note: parziali (16-11, 29-19, 54-29).
Tra Costone e Asciano si è consumato al PalaOrlandi il primo assaggio di quello che sarà il derby di serie C regionale. I padroni di casa si sono aggiudicati il primo match con il punteggio finale di 70 a 43, dilagando nella seconda parte della gara, mentre nelle prime due frazioni gli ospiti sono riusciti a impegnare i gialloverdi, andati al riposo con 10 lunghezze di vantaggio. Ma andiamo con ordine: il primo canestro è di marca ospite, firmato da Chianese, a cui fanno eco le due bombe della Montepaschi by Bonelli e Nepi. Coach Binella, che deve rinunciare a Bruttini ancora infortunato, inizia la girandola dei ragazzi a sua disposizione, molti dei quali under 21; le difese sono rigidamente a uomo e resteranno così fino alla fine della gara. Sull’altra sponda Simone Cini deve fare a meno di Giannini, ma sotto canestro i suoi cercano di fare la voce grossa prendendo le giuste misure agli avversari. La Montepaschi stringe le maglie difensive e dopo il +10 della pausa lunga, costringe Bancasciano a ridurre notevolmente il potenziale offensivo, anche se la terza frazione vede l’ex Franceschini mettere a segno un 2+3, ma senza effetti ulteriori. Sono le conclusioni dal perimetro a far volare i senesi, che cercano di fare male anche in contropiede; si arriva così al 50-29 del 27’ e a questo punto la partita può considerarsi già chiusa. C’è ancora tempo per annotare tutta una serie di sostituzioni, con il divario tra le due squadre che si fa pesante (66-36 al 36’). Quando manca ancora un mese all’inizio del campionato, soddisfazione, anche se pacata, da parte di coach PF Binella, mentre Cini è consapevole che c’è ancora tanto da lavorare.
R.R.