MONTEPASCHIVITA COSTONE : BUONA LA PRIMA

 

Sofferto, ma meritato il primo successo stagionale per la Montepaschivita Costone che contro il Prato 2000 incamera 2 punti che fanno tanto morale. A dire il vero non era iniziata nel modo migliore la gara d’esordio, con i debuttanti Maurizio Tozzi in panchina ed i giovani Andrea Sprugnoli, Niccolò e Jacopo Bindi gettati nella mischia in un momento in cui Prato sembrava dovesse dilagare in assoluto. Le scelte del giovane e coraggioso coach fatto in casa invece alla lunga hanno pagato: con Campini in tribuna (qualche problemino fisico per lui), in compagnia di Filippo Franceschini in turn over (a qualcuno per primo deve pur toccare) Tozzi si è affidato all’esuberanza fisica del figliol prodigo Martellucci e all’esperienza dei lunghi, con Dell’Aquila in testa (non ancora al 100%), affiancato da Spampani e Firmati. Superata l’emozione iniziale, la Mpv Costone ha saputo rimettersi in carreggiata, sospinta dalla piacevole sorpresa Sprognoli che con animo "guerriero", tipico dei giocatori costoniani, lui che per la prima volta vestiva questa maglia, ha preso letteralmente per mano la squadra svegliandola da un pericoloso torpore. Anche Jacopo Bindi in cabina di regia è piaciuto, poi una brutta botta rimediata ad una gamba lo ha costretto in panchina fino al termine dell’incontro. La difesa individuale non ha retto adeguatamente nei confronti di avversari che con l’uno contro uno decisamente avevano la meglio; poi la saggia decisione di ordinare la zona 2-3 e per Prato si è fatto buio: una volta agganciato e superato anche di 12 lunghezze nell’ultima frazione, il quintetto ospite è ritornato in parità a 45" dal termine, complice i troppi errori dalla lunetta dei senesi (appena il 50% di realizzazione) e il cannoneggiamento a salve di Castri (2/12 al tiro), serata tutta da dimenticare per il capitano. I due punti che alla fine hanno fatto la differenza, li ha siglati Niccolò Franceschini, apparso un po’ imballato contro il pressing avversario, ma freddo e risolutore nel momento più propizio. Per lui, e per tutta la squadra, gli applausi finali del numeroso pubblico presente al PalaGiannelli.

 

dal quotidiano La Nazione- Cronaca di Siena del 4.10.2005 - Roberto Rosa

 

 

 

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