IL BASKET "GOTICO" DI SIENA SURCLASSA QUELLO ORVIETANO
E’ più bello il duomo di Siena o quello di Orvieto? Lasciamo la risposta agli esperti architettonici, anche se per campanilismo saremmo propensi per la prima ipotesi, mentre senza indugio possiamo affermare che la sfida cestistica tra le due città ha visto il netto predominio della formazione senese che ha letteralmente surclassato quella umbra, tornando così alla vittoria dopo un lunghissimo mese e mezzo di astinenza. Un successo netto, voluto con prepotenza, maturato già nella prima parte dell’incontro, dove i ragazzi di Tozzi sono andati alla pausa lunga già con 20 punti di vantaggio, che sono diventati 46 a 2’ dal termine. Eppure i segnali della vigilia non erano stati dei più confortanti: Dell’Aquila con 39 di febbre aveva fatto tremare anche chi la febbre non l’aveva, ma l’ala-pivot si è presentato ugualmente al PalaGiannelli, anche se non in perfette condizioni fisiche, dando un onesto contributo alla causa costoniana. Quella di domenica è stata un’affermazione convincente, dove tutta la squadra ha saputo esprimersi a buoni livelli. Anche la qualità del gioco è risultata apprezzabile, con valide soluzioni in attacco, contropiedi ficcanti e finalmente una difesa all’altezza della situazione. Tozzi ha spedito in campo un quintetto di partenza inedito, composto da Castri, Jacopo Bindi, Dell’Aquila, Spampani e Fabrizi e su di questo ha impostato le varie alternative, con cambi dosati alla perfezione, dando così a tutti la possibilità di andare a referto. E’ piaciuta soprattutto la scelta di Spampani, apparso il più tonico sotto canestro, con 17 rimbalzi catturati; il neo acquisto Fabrizi invece, ha un po’ deluso le aspettative, andando a siglare il primo canestro su azione a 47" dal termine, dopo un magro 1 su 10, ma si è rifatto dalla lunetta con un 9/12. Assai valida la regia con il duo Bindi-Franceschini al top, e con Castri, Franceschini Filippo e Sprugnoli che hanno dimostrato di godere di un’ottima forma in vista del derby con il Cus, così come Firmati e Martellucci. Contro i cugini universitari sarà dura, ma l’aver ritrovato la vittoria è senza dubbio un’iniezione di fiducia che ha ricaricato moralmente tutto l’ambiente.
Roberto Rosa