UNA FESTA IN STILE COSTONIANO
In un Teatro del Costone super affollato si è svolta la cerimonia di presentazione della squadra "MONTEPASCHIVITA COSTONE SIENA" partecipante al campionato naz.le di serie C1 maschile. Al tavolo d’onore don Giuseppe Acampa, direttore del Ricreatorio Pio II e presidente onorario della società, Aldo Ricci, presidente uscente dopo 30 anni di continuo mandato, Patrizia Morbidi, neo-eletta a cui Ricci ha passato il testimone, Pasquale Cappelli in rappresentanza della Banca Monte Paschi di Siena, Emanuele Marsiglia direttore generale della Montepaschivita. Presenti tra l’altro, l’ing. Belsito dell’Engineering Sistemi Informatici, secondo sponsor della squadra, oltre alle autorità cittadine, militari e i rappresentanti delle altre società sportive e gli organi di stampa.
Dopo gli interventi di Acampa, Ricci e Morbidi, quest’ultima ha consegnato un attestato ad Aldo Ricci in ricordo dell’impegno da lui profuso per il Costone. Nella dedica si legge: "Ad Aldo Ricci, 30 anni da Presidente, una Vita da costoniano."
Dopo il saluto di Cappelli, che ha parlato a nome del presidente Fabrizi) e degli sponsor e delle autorità presenti (Montermini per il Coni, Del Ciodolo per la Provincia, Tanzi per il Comune e Mancini per la Fondazione), è stato presentato l’intero settore agonistico della società, a partire dal settore giovanile, fino ad arrivare alla prima squadra. Il nuovo caoch Maurizio Tozzi ha tracciato un breve profilo per ogni giocatore, a seguire la consegna delle maglie e l’aperitivo allestito nel giardino della società. Tra un brindisi e l’altro, hanno fatto eco i palloni che rimbalzavano nel campo di gioco del Ricreatorio, dove un centinaio di ragazzi davano vivacità ad una festa in perfetto stile costoniano.
"Mi piace venire qua perché sento il vero senso della famiglia - ha dichiarato Marsiglia nel suo intervento - il Costone riesce a dare a chiunque, soprattutto ai giovani, con grande spirito educativo, un senso di appartenenza davvero unico. Auguri a questo Costone e alla sua nuova guida Patrizia Morbidi."
Roberto Rosa